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gabbiano ferito

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Gabbiano ferito

Sulle rive del mar litium
è svanito l'angelico volo
e la musica siderea della poesia.
Sulle sue tracce l'anima agonizza ancora
anima che non può morire,
anima che non può volare
come un gabbiano ferito.

 Giovanni Degli Esposti - 20/12/2011 22:20:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Degli Esposti » ]

Scusami moltissimo, Censa, se nel commento precedente ho commesso un lapsus chiamandoti "Cesca"... mi perdoni?
Ciao!!!

 giovanni degli esposti - 20/12/2011 22:15:00 [ leggi altri commenti di giovanni degli esposti » ]

La tua anima vola, Cesca carissima, e lo dimostrano questi versi. Anch’io tante volte mi sono paragonato all’Albatro oceanico dal volo spezzato.
Ma il fatto che il nostro canto si leva ancora, vuol dire che la musica siderea voleggia ancora nella profonda volontà che ci anima: di continuare a volare.

 Nando - 05/11/2011 09:45:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Mi sentirei d’interpretarla come una rappresentazione distaccata della condizione umana prigioniera di una vita "senza ali".

Un saluto

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